Estate 2012. Sardegna, anzi, Gallura!

Eccoci, finalmente, di ritorno dalle vacanze estive: chiediamo ufficialmente scusa per l’assenza prolungata! Vi siamo mancati, vero? 🙂

Per farci perdonare, pubblicheremo alcuni brevi resoconti delle ultime avventure di TempodiVino (sezione Turismo enologico, ovviamente!).

Prima tappa: la Gallura, parte est.

Complice il maltempo, quest’anno abbiamo abbandonato per un paio di giorni le meravigliose spiagge della zona e ci siamo lasciati trasportare dalla voglia di conoscere qualcosa di più della tradizione vitivinicola del nord-est dell’isola.

Ecco cosa abbiamo scoperto…

1) Sardegna = Cannonau? Eh no, almeno, non in tutta la regione. Quella che abbiamo visitato è innanzitutto la terra del Vermentino! Prima tappa, infatti, è il Consorzio di tutela del Vermentino di Gallura docg (unica docg della regione), situato nel centro di Olbia e aperto recentemente al pubblico. Asoettando Barbara...L’impressione avuta è ottima: molte bottiglie in esposizione, possibilità di degustazione (a pagamento) e una piccola sezione con le erbe aromatiche della zona, quelle che spesso ritroviamo nel bicchiere. Mentre annusiamo come cani da tartufo, Barbara ci illustra le caratteristiche del loro Vermentino: molto minerale, soprattutto fruttato (frutti esotici, come l’ananas), ma anche floreale (ginepro, camomilla). Spesso si sentono anche il profumo del timo e dell’elicriso.

Non riusciamo a non fare una breve degustazione, prima di avventurarci alla scoperta di alcune cantine del territorio.

2) La prima cantina visitata, Vini Mura, si trova poco a sud di Olbia, anche se non è stata così facile da raggiungere: la Sardegna è una terra affascinante, ma le indicazioni stradali sono spesso un’incognita! Comunque, il luogo è proprio suggestivo. La sala di degustazione domina il vigneto e dall’alto scatto qualche foto.

Marianna, giovane proprietaria ed enologa, si rivela molto competente e ci fa conoscere anche il terreno della zona. Capiamo fino in fondo perché in questi vini si sentono tutte quelle note minerali…

Vini Mura

Acquistiamo alcune bottiglie, senza poter esagerare, visto che, finita la vacanza, ci sarà il viaggio in nave per tornare a casa (a proposito, non lasciate le bottiglie in auto!).

3) Terza tappa: il museo del vino di Berchidda, dopo un bel giro nell’entroterra.

Mah, per quanto riguarda il museo, sinceramente ci aspettavamo qualcosa di più: si possono vedere alcuni attrezzi e dei documenti multimediali, che però poco hanno a che fare con l’argomento “vino”. Infine viene proposta una piccola degustazione, che a noi è parsa fin da subito non molto seria (in primis la domanda “Bianco o rosso?”).

4) Seconda visita in cantina: Tenute Olbios. L’argomento che più ci incuriosisce è la scelta del tappo di vetro per il loro Lupus in fabula, scelta coraggiosa, se consideriamo che così questo Vermentino di Gallura viene “declassato” a Vermentino di Sardegna e che ci troviamo nella più grande regione italiana produttrice di sughero! Qui la degustazione è a pagamento, ma nulla ha a che fare con l’ultima: è un viaggio sensoriale in tutta tranquillità, facendo anche due chiacchiere con la nostra “guida”, quasi “filosofeggiando”.

Ce ne torniamo così, col portafoglio, ahimè, semi-vuoto (e la sottoscritta un po’ sottosopra), ma con i ricordi del vento, delle pietre e dei profumi della Gallura racchiusi nelle bottiglie.

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